Oggi vi voglio riportare questa lettera ricevuta un pò di tempo fa. C'è poco da dire da parte mia, ma è un messaggio forte da apprendere e mettere in pratica per chi, purtroppo, si è trovata in una situazione simile.
"Ciao Cristina, ti seguo da sempre e mi farebbe piacere far parte della
tua nuova "Rubrica" per chiedere aiuto e dare allo stesso tempo aiuto
anche io...purtroppo faccio parte delle Mamme che ora non lo sono piu.
Ho conosciuto il mio ragazzo l'ultimo anno di liceo...fin dal primo
giorno ci siamo innamorati...e 10 mesi dopo il nostro primo incontro è
nata la nostra piccola stella...Ho avuto una gravidanza
bellissima...senza nausee, ho detto ai miei della gravidanza al 6 mese
per paura...e dopo un pò di "arrbbiatura" tutto è passato e il mio
ragazzo è venuto a vivere da me. Il 27 del mese della nascita presunta
per il parto mi si ruppero le acque...andai in ospedale e mi
ricoverarono...durante il travaglio (premetto che ero al 2 anno di
medicina quindi bene o male sapevo quello che si sarebbe dovuto fare...)
mi dissero che dovevo aspettare,aspettare e ancora aspettare.alla fine
dopo due giorni estenuanti di dolore il 29 a sera nasce la mia piccola e
il 30 la operano con urgenza per insuff. respiratoria. esce bene
dall'operazione e la portiamo a casa ma la notte stessa la riportiamo in
ospedale perche respirava male...così la ri-ricoverano...e in
quell'opedale ci è rimasta per due mesi dove (appunto due mesi dopo) la
mia piccola viene riportata in sala operatoria con urgenza e non è piú
uscita. Ora siamo in causa con l'ospedale (un ospedale molto conosciuto
di Roma) sperando di fare qualcosa contro la superficialitá dei
medici...perchè io so che se loro mi avessero fatto un cesario adesso io
ero mamma della mia piccola e molto felice.Dopo l'accaduto io e il mio
ragazzo abbiamo tentato di avere un altro bambino, sono rimasta incinta
ma ho avuto un aborto spontaneo al 5°mese. Sono stata tanto tempo in
terapia...anche in quella di coppia visto che il rapporto con il mio
compagno era completamente cambiato. Sto tentando di uscire dal circolo
vizioso della depressione specializzandomi in ginecologia e nascita prenatale. Con il mio compagno purtoppo a distanza di due
anni Ancora non siamo riusciti ad uscirne..ed è per questo che chiedo a
te Cri...secondo te (che non sei presa "sentimentalmente" dalla
questione) come dovrei reagire? Il tutto mi ha disastrata
psicologicamente. Non mi sento una buona mamma...ma soprattutto mi è
stata tolta quella femminilitá che secondo me una donna con un bambino
in braccio è la cosa piú bella che c'è.In questi due anni nessuno mi ha mai vista piangere, odio la gente che vuole farsi compatire, nemmeno con mia madre mi sono lasciata andare.
Il mio "messaggio" è comunque quello di denunciare le strutture responsabili....non dite "tanto è una battaglia persa...la sanitá è piena di soldi..è una battaglia persa in partenza"...denunciate e denunciamo la malasanitá!
Grazie per questo spazio Cri. Mando un bacione enorme a te e Lorenzo..vi seguo sempre e sei una ragazza fantastica e piena di voglia di vivere con una gioia immensa tra le braccia...il meraviglioso lorenzo. Tanti baci ancora."
Per te mia cara, mi viene solo da dirti che DEVI lasciarti andare. Tu e la tua storia non siete un caso da compatire, ma da ascoltare e far lasciar sfogare, quindi non aver paura di piangere, ma devi farlo.
Il pianto a volte ci fa sentire più deboli, fragili, impotenti, ma dopo un pianto (anche di ore) ci sentiamo subito più forti.
La tua disperazione è comprensibile, forse passerai la vita a chiederti il perchè tutto questo sia successo a te, non ricevendo mai risposta. Il tuo messaggio di denunciare è comprensibile e io lo approvo totalmente. Spesso anche io sento dire "è una battaglia persa" ma se invece si vincesse? Bisogna sempre tentare, tentare e mai arrendersi. Giustizia verrà fatta, anche se purtroppo l'Italia ha tempi troppo lunghi.
Spero veramente che il nostro paese si riprenda da questo letargo che ormai dura da anni. Sono stanca di sentire casi simili al tuo per cause di incompetenza del personale. Vivivamo in un paese dove vince il raccomandato che non ha mai letto un libro di medicina anzichè quello che si è spaccato la schiena tutta una vita. E' più importante garantire un posto e stipendio fisso al classico "figlio di..." oppure a colui che veramente sa dove mettere le mani in casi di emergenza? Questa è una domanda che mi faccio sempre e spero veramente che questa situazioni cambi.
Ti abbraccio forte mia cara. Vedrai che prima o poi avrai quella femminilità di una mamma con il proprio bambino. Te lo auguro con tutto il cuore.